Euro in rialzo dopo dati USA vendite al dettaglio

L’euro è in leggero rialzo nei confronti del dollaro sostenuto soprattutto dalla domanda asiatica, nonostante i timori relativi alla crisi del debito sovrano siano tornati al centro dell’attenzione.

La settimana scorsa, infatti, gli spread degli stati periferici dell’area euroa hanno registrato un incremento per effetto dell’incertezza sulla possibilità che venga varato un altro pacchetto di aiuti.

Euro in calo per attesa aste bond Spagna e Italia

L’euro è sceso oggi ai livelli minimi delle ultime tre settimane nei confronti del dollaro calando fino a 1,3461. Secondo gli analisti ad incidere in maniera negativa sull’andamento della moneta europea è stata soprattutto la cautela del mercato dettata dall’attesa delle aste di titoli di stato in Spagna e Italia previste per questa settimana.

A questo bisogna poi aggiungere le indiscrezioni di mercato secondo cui il piano di salvataggio per la banca tedesca WestLB sarebbe in bilico.

Dollaro in rialzo per dati occupazione Usa

L’euro perde terreno nei confronti del dollaro, che a sua volta guadagna non solo contro la moneta europea ma anche contro lo yen. A spingere in alto il biglietto verde sono stati soprattutto i dati diffusi negli Stati Uniti e che hanno evidenziato un calo delle richieste dei sussidi di disoccupazione ai livelli minimi degli ultimi due anni e mezzo. Nel corso dell’ultima settimana, infatti, le richieste di sussidi sono scese a 383.000 contro le attese di 410.000.

Il rialzo del dollaro, inoltre, è stato ulteriormente favorito dalla debolezza strutturale dell’euro causata ancora una volta dai timori relativi all’instabilità a livello economico e politico di diversi paesi della zona euro.

Euro in calo dopo dati ordini industriali Germania

Nel corso della mattinata l’euro è riuscito a resistere al dollaro soprattutto grazie agli acquisti sovrani provenienti dall’Asia, ma che però non sono stati sufficienti ad impedire nel corso del pomeriggio il calo dell’euro che ha seguito la diffusione dei dati relativi agli ordini industriali in Germania.

In Germania, infatti, gli ordinativi relativi al settore industriale si sono rivelati inferiori alle attese, circostanza che ha portato la moneta unica a raggiungere il livello più basso delle ultime due settimane a quota 1,3539.

Euro in calo contro il dollaro dopo dati occupazione USA

Il dollaro torna a guadagnare terreno nei confronti dell’euro dopo la diffusione dei dati relativi al tasso di disoccupazione negli USA. A gennaio, infatti, negli Stati Uniti è stato registrato un lieve calo del tasso di disoccupazione, che ha portato ad un maggiore ottimismo sulle prospettive future.

Euro in calo dopo dichiarazioni Trichet

Dopo le dichiarazioni del presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, l’euro è sceso sotto il livello di 1,37 contro il dollaro.

Nel corso della conferenza stampa tenuta dopo la riunione del Consiglio direttivo che ha confermato i tassi di interessi di riferimento all’attuale minimo storico dell’1,00%, infatti, il presidente della Bce ha lasciato intendere che un rialzo dei tassi non avverà entro breve, deludendo di fatto le aspettative del mercato.

Euro in rialzo sul dollaro ai massimi da due mesi

L’euro ha raggiunto oggi i livelli massimi degli ultimi due mesi sul dollaro. A favorire il rialzo della moneta unica è ancora la crisi politica che sta attraversando il paese e che continua ad appesantire il biglietto verde, anche se gli analisti non escludono un nuovo calo dell’euro causato dalla crisi del debito sovrano, soprattutto dopo la decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating dell’Irlanda e di tenerlo sotto osservazione.

Euro in rialzo per aumento inflazione

L’euro avanza sul dollaro segnando il livello massimo delle ultime dieci settimane. Ad influire positivamente sulla corsa della moneta europea sono stati soprattutto i dati preliminari rilasciati lunedì scorso e dai quali è emerso un rialzo del 2,4% su base annua dei prezzi al consumo nella zona euro, un risultato che si colloca al di sopra del target fissato dalla Banca Centrale Europea.

Euro ai massimi da due mesi contro il dollaro dopo dichiarazioni Fed

L’euro continua a posizionarsi sui livelli massimi degli ultimi due mesi nei confronti del dollaro, una posizione sostenuta dalla debolezza del biglietto verde conseguente le dichiarazioni della Federal Reserve. La banca centrale degli Stati Uniti, infatti, come ampiamente previsto dal mercato, ha confermato di non essere intenzionata a mutare la sua politica monetaria nel corso del breve termine.

L’orientamento manifestato dalla Federal Reserve ha quindi confermato ulteriormente le convinzioni degli esperti, certi che il rialzo dei tassi di interessi verrà attuato prima in Europa e poi negli USA.

Euro in calo dopo livello massimo ultimi due mesi

Stamani l’euro ha segnato il livello massimo degli ultimi due mesi nei confronti del dollaro, per poi calare nel corso del pomeriggio.

Secondo gli analisti a spingere al rialzo la moneta europea è stata soprattutto la percezione che l’Europa alzerà i tassi di interesse prima degli Stati Uniti, in quanto la Bce ha dato l’impressione di voler adottare una politica monetaria volta ad evitare la crescita dell’inflazione.