Accordo Unicredit Fondiaria Sai sarà concluso a luglio

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha spiegato che l’operazione inerente alla conclusione dell’accordo con Fondiaria Sai e avente ad oggetto l’ingresso della compagnia assicurativa nel capitale della banca attraverso un aumento di capitale da 450 milioni di euro dovrebbe essere concluso entro luglio.

Dopo il via libera ricevuto dall’Antitrust, dunque, la conclusione dell’operazione di ingresso di Fondiaria Sai appare molto vicina, così come pure risulta prossima alla conclusione l’operazione inerente alla cessione di AS Roma al consorzio guidato da Thomas DiBenedetto.

Ipo Pioneer Investments esclusa da Ghizzoni

Solo pochissime settimane fa Unicredit ha escluso la cessione di Pioneer Investments, una decisione presa a seguito di un’analisi approfondita che ha portato l’istituto ad escludere l’ipotesi di cessione e ad optare invece per una crescita organica della società.

A distanza di poche settimane dall’annuncio dell’esclusione dell’ipotesi di cessione, dunque, l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, si ritrova ad dover smentire un’altra indiscrezione di stampa circolata nel corso degli ultimi giorni, ovvero quella che vede come imminente l’Ipo di Piooner Investments.

Unicredit esclude cessione Pioneer Investments

Unicredit ha diffuso una nota mediante la quale ha comunicato di non aver intenzione di cedere Pioneer Investments.

E’ questa, quindi, la conclusione a cui è arrivato l’istituto di Piazza Cordusio a seguito di un’analisi approfondita su quelli che sono i benefici legati alle varie opzioni strategiche, arrivando quindi a ritenere che per Pioneer la soluzione migliore è quella della crescita organica, soprattutto alla luce di quelle che sono le ultime evoluzione del mercato.

Aumento di capitale Unicredit negato da Ghizzoni

Il presidente di Unicredit, Federico Ghizzoni, mentre si trovava a Praga per l’inaugurazione della nuova filiale della banca Unicredit nella stazione centrale della città, ha risposto ad alcune domande e richieste di chiarimenti formulate dai giornalisti presenti sul posto, tra le quali non poteva ovviamente mancare la richiesta di delucidazioni in merito ad un eventuale aumento di capitale, dopo l’aumento di capitale Ubi Banca e l’aumento di capitale Intesa Sanpaolo.

A riguardo Gizzoni ha escluso una possibile ricapitalizzazione della banca, spiegando che le previsioni fatte tenendo conto dei dati attuali vedono a gennaio 2013 un common equity dell’8,4%, ossia ad un livello compatibile con i requisiti patrimoniali di Basilea 3.

Accordo Unicredit Premafin per salvataggio Fondiaria Sai

Mediante una nota diffusa ieri in serata, Unicredit ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo con Premafin volto all’esecuzione da parte di Fondiaria-Sai della già annunciata operazione di ricapitalizzazione.

L’accordo, dunque, da un lato consentirà a Premafin di attuare il rafforzamento patrimoniale della sua controllata e dall’altro permetterà a Unicredit di acquisire una stabile partecipazione di minoranza con l’obiettivo di beneficiare del suo investimento nel lungo periodo.

Previsioni dividendo Unicredit 2010, pagamento 2011

La pubblicazione dei dati di bilancio 2010 da parte di Unicredit è attesa per mercoledì 23 marzo, nell’attesa di conoscere i risultati realizzati dalla banca italiana nel corso dello scorso anno e la cedola che verrà corrisposta agli azionisti non resta che accontentarsi di visionare quelle che sono le previsioni degli analisti in merito.

Gli esperti, in particolare, prevedono per l’esercizio 2010 un utile netto consolidato di 1,2 miliardi, in flessione rispetto ai 1,7 miliardi realizzati nel 2009. Per quanto riguarda l’ultimo trimestre dell’anno, invece, è atteso un utile netto pari a 215 milioni.

Tod’s promossa dagli analisti, previsioni dividendo

Goldman Sachs ha alzato il target price sul titolo Tod’s portandolo da 88,51 a 99,16 euro, confermando al contempo la raccomandazione “buy”.

La banca d’affari ha spiegato che nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno è stato registrato un incremento delle vendite in tutto il settore del lusso, circostanza che ha portato a rivedere al rialzo le stime Eps di Tod’s sul 2011 da 4,23 a 4,47 euro per azione. Il trend positivo, tuttavia, si limita all’ultima parte dell’anno, per cui Goldman Sachs ha contemporaneamente rivisto al ribasso le stime Eps 2010 da 3,77 a 3,66 euro per azione.

Unicredit punta Europa centro-orientale

In attesa del piano industriale che dovrebbe essere approvato dal Consiglio di amministrazione il mese prossimo, il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, nel corso dell’incontro con i vertici delle fondazioni azioniste ha comunicato quelle che sono le intenzioni dell’istituto, ossia ridurre i prestiti alle imprese e incrementare l’impegno come banca d’affari, senza rinunciare alle attività corporate e investimento.

La banca, inoltre, intende rafforzare la sua presenza nell’Europa centro-orientale, in quanto l’allocazione del capitale dovrebbe passare dal 20% al 30%, concentrandosi soprattutto sui grandi mercati e tralasciando le piccole economie come Estonia, Lettonia e Lituania, dove Unicredit non è tra i maggiori istituti di riferimento.

Sogefi in rialzo dopo previsioni Unicredit

Unicredit ha alzato il rating su Sogefi, portandolo da “hold” a “buy”, e il target sul prezzo, passato da 2,25 a 2,90 euro. La banca, ai fini di motivare la sua decisione, ha sottolineato il buon andamento registrato dalla società nel corso del terzo trimestre dell’anno, nonché l’ottimismo per il prossimo anno in merito alla produzione di veicoli e all’andamento delle attività nei mercati emergenti, soprattutto in America Latina e Asia.

Contestualmente alla revisione al rialzo della raccomandazione sul titolo e del target price, Sogefi ha fatto sapere che di aver anche alzato le stime per Sogefi di circa il 5% per il periodo compreso tra il 2010 e il 2012.

Société Générale promuove Intesa Sanpaolo e boccia Unicredit

Société Générale ha alzato il rating su Intesa Sanpaolo portandolo da “hold” a “buy” ma allo stesso tempo ha declassato un’altra importante banca italiana. Stiamo parlando di Unicredit, il cui rating è stato portato da “hold” a “sell”.

La banca d’affari francese ha motivato la sua decisione spiegando che, a suo avviso, nell’ultimo periodo il mercato ha sopravvalutato alcuni potenziali rischi di Intesa Sanpaolo, al contrario la banca è riuscita a lavorare bene e a conferire ulteriore valore sia alle sue attività che all’istituto in sè, andando così a creare delle solide basi che le dovrebbero consentire di continuare a distribuire dividendi ai suoi azionisti.