
Tra i vantaggi di questa forma di risparmio/investimento figura senza dubbio la semplicità di sottoscrizione, la sicurezza dell’investimento e i rendimenti piuttosto vantaggiosi.
Tra i vantaggi di questa forma di risparmio/investimento figura senza dubbio la semplicità di sottoscrizione, la sicurezza dell’investimento e i rendimenti piuttosto vantaggiosi.
Per quanto riguarda il MidCap, in particolare, i titoli indicati dalla banca sono sette: Astaldi, Biancamano, Geox, Hera, Marr, Safilo e Servizi Italia.
La prima sostanziale differenza riguarda la durata, i BOT rappresentano infatti un investimento a breve termine in quanto la durata dei titoli è di 3,6 o 12 mesi, mentre i BTP possono avere una scadenza di tre, cinque, dieci, quindici e trenta anni.
Buono ordinario del Tesoro – Si tratta di un titolo senza cedola con scadenza non superiore ad un anno. Il rendimento dei Bot è la differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione. In generale è un investimento considerato sicuro, infatti la breve durata dello stesso è fonte di garanzia per tutti.
Per quanto riguarda l’indicizzazione dei titoli, si prende in considerazione l’Euribor a 6 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente il primo giorno di godimento della cedola, sulla base della pubblicazione effettuata sulla pagina del circuito Reuters EURIBOR01 alle ore 11.00 a.m.
Ad esserne certi sono la maggior parte degli analisti, i quali sottolineando come i dati storici in nostro possesso evidenziano che durante le fasi economiche più difficili i paesi emergenti sono sempre riusciti a mettere a segno un recupero rapido ed efficace.
Comunque il bilancio rimane positivo nel complesso per l’anno 2011, inoltre secondo gli esperti ci sono le basi per nuovi aumenti. Ieri a Londra il prezzo dell’oro è sceso fino a 1.531 dollari l’oncia, con un calo del 2,5% rispetto a mercoledì ma comunque in crescita del 9% rispetto all’inizio dell’anno, facendo così registrare l’undicesimo anno di fila di rialzi.
I Ctz sono ammessi alla quotazione sui mercati regolamentati, ossia sul mercato telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT) e sul mercato telematico all’ingrosso dei titoli di Stato (MTS).
Altra spesa riguarda le commissioni bancarie dovute all’intermediario per l’acquisto dei titoli di Stato, che a loro volta variano di banca in banca e dipendono oltre che dalla tipologia dei titoli acquistati anche dalla durata degli stessi.