
Nella nota mediante la quale è stato annunciato l’aumento di capitale, l’istituto bancario guidato da Corrado Passera ha spiegato le motivazioni che hanno spinto i consigli di gestione e di sorveglianza ad optare per una ricapitalizzazione.
Nella nota mediante la quale è stato annunciato l’aumento di capitale, l’istituto bancario guidato da Corrado Passera ha spiegato le motivazioni che hanno spinto i consigli di gestione e di sorveglianza ad optare per una ricapitalizzazione.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di alzare il prezzo obiettivo del colosso energetico italiano perchè ritiene che sia molto più attrattivo rispetto agli altri titoli del settore. A rendere ottimista il broker è soprattutto il rendimento da dividendo e la generazione di cassa, a cui si aggiunge la convinzione che una riduzione del livello di indebitamento permetterà ad Enel di rafforzarsi ulteriormente nei paesi emergenti e nel segmento delle energie rinnovabili, dove occupa una posizione di leadership con la controllata Enel Green Power.
Per quanto riguarda Mps, in particolare, alcune indiscrezioni di stampa parlano di un aumento di capitale da 2 miliardi di euro, circostanza che potrebbe “costringere” la Fondazione Monte dei Paschi ad indebitarsi per via dell’intenzione, ribadita più volte dal presidente Gabriello Mancini, di non scendere al di sotto della maggioranza.
In questo modo a Parmalat è stata concessa la possibilità di temporeggiare in modo da poter preparare con maggiore tranquillità l’offensiva nei confronti di Lactalis, che nei giorni scorsi è riuscita a salire al 28,97% dell’azienda di Collecchio.
A circa un’ora dall’apertura della seduta, il titolo dell’istituto guidato da Corrado Passera segna una perdita di oltre un punto percentuale a quota 2,066 euro.
Attraverso questa emissione Eni ha intenzione di perseguire l’obiettivo di mantenere una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto tra indebitamento a breve termine e indebitamento a lungo termine. Nella nota attraverso la quale è stata diffusa la notizia si legge anche che i prestiti potranno essere quotati presso uno o più mercati regolamentati europei.
Il Fmi, in particolare, ha tagliato di 0,2 punti percentuali portandole al 2,8% le stime di crescita degli USA nel corso del 2011 e al contempo ha alzato di 0,1 punti quelle della zona euro portandole all’1,6%.
Il ritorno in Borsa di Chrysler, infatti, ha spiegato Marchionne, non dipende solo dalle condizioni di mercato ma anche da altri due importati fattori: l’esigenza del Veba (il fondo che si occupa dell’assistenza sanitaria dei pensionati Chrysler e che al momento detiene il 63,5% del capitale della casa automobilistica) di monetizzare il proprio investimento e le eventuali necessità di fondi della Chrysler stessa.
Il rischio che il Pil italiano nel corso del 2011 non riesca a superare la soglia dell’1%, secondo Galli, deriva anche dai tagli eccessivi alla spesa pubblica concentrati nel breve periodo, anche se sotto questo aspetto tutto dipenderà da come l’Europa interpreterà i recenti accordi sulle governance.
Basilea 3 entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, tuttavia alle banche sarà concesso un periodo di adeguamento, fino a gennaio 2019, in modo tale da evitare che l’inasprimento dei requisiti di carattere patrimoniale richiesti alle banche possa avere ripercussioni negative sull’economia dei vari paesi a causa del venir meno del sostegno da parte del settore creditizio.