
A riferirlo è Reuters, che citando alcune fonti molto vicine all’operazione parla di un rendimento indicato a 215-220 punti base sopra il tasso swap.
A riferirlo è Reuters, che citando alcune fonti molto vicine all’operazione parla di un rendimento indicato a 215-220 punti base sopra il tasso swap.
Secondo gli esperti, infatti, nel caso in cui Bernanke dovesse annunciare un rinvio del lancio delle misure di sostegno monetario è probabile che il dollaro registrerà un nuovo rialzo nei confronti delle principali valute di riferimento.
Secondo gli esperti della banca svizzera, in particolare, una revisione al rialzo delle stime su Lottomatica relative al 2011 e al 2012 verrà effettuata a breve anche dagli altri analisti delle principali banche d’affari, in particolar modo dopo che l’Amministrazione Autonoma del Monopolio di Stato renderà noti i dati mensili e che, stando alle previsioni di Credit Suisse, andranno a segnalare una crescita del settore.
Natixis, in particolare, ha tagliato il target price sul titolo Saipem portandolo da 49 a 42 euro e il target price sul titolo Eni da 17,8 a 14,3 euro. Per entrambe le aziende la banca d’affari ha confermato rispettivamente rating “buy” e “neutral”.
La società, in particolare, ha archiviato la prima metà dell’anno con ricavi pari a poco meno di 300 milioni di euro, l’Ebitda ha toccato i 65,2 milioni di euro mentre il risultato netto è stato pari a 37,13 milioni di euro.
Di seguito forniamo quelle che alla fine di agosto 2011 risultano essere le stime del consensus rispettivamente sull’Eps e sul dividendo di ciascuna società quotata a Piazza Affari al 31 dicembre 2011.
La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di promuovere il titolo alla luce del fatto che è riuscito a resistere bene alle forti perdite registrate nel corso delle ultime settimane, segnando una flessione limitata al 9,4% contro una perdita del ftse mib del 25%.
A rivelarlo è uno stress test condotto da Equita Sim e che ha individuato i titoli azionari che sono capaci di offrire della valutazioni attraenti anche nel caso in cui dovesse verificarsi una nuova recessione economica.
Secondo gli analisti, inoltre, potrebbe influire negativamente sull’andamento dell’euro anche una crescita piuttosto debole dell’economia tedesca, che unita alla perdita di consensi per la cancelliera Angela Merkel andrebbe ad alimentare i timori sulla possibilità che i paesi considerati non a rischio siano sempre meno nelle condizioni di aiutare quelli che, al contrario, versano in condizioni di difficoltà.