Ammortamento mutuo

La maggior parte delle persone che decide di accendere un mutuo, oltre a dover scegliere tra tasso fisso e tasso variabile, o se in alternativa optare per un mutuo con cap, deve anche documentarsi su alcun termini base di cui è necessario conoscere il significato.

Tra questi figura l’ammortamento, una delle parole più ricercate dalle persone che stanno per ricorrere ad un finanziamento per l’acquisto di un immobile.

Ipo Rhiag 2011

Rhiag Inter Auto Parts Italia, società attiva nella distribuzione di parti di ricambio per autovetture e veicoli industriali, sbarcherà nel segmento STAR della Borsa italiana il 1° giugno prossimo. Ieri è partita l’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs) che terminerà giovedì 26 maggio alle ore 13:30 e che ha come obiettivo il collocamento di 70 milioni di azioni.

Il 90% di queste, tuttavia, saranno riservate agli investitori istituzionali, mentre solo il restante 10% sarà riservato al retail. Il range di prezzo è compreso tra 3,2 e 3,9 euro per azione, ossia un prezzo che valorizza la società tra i 384,1 e i 468,2 milioni di euro, ossia tra 9,1 e 10,2 volte l’Ebitda.

Quanto costa un mutuo

In cima alla lista dei desideri della maggior parte degli italiani c’è quello di avere una casa propria, non è un caso quindi che l’80% delle famiglie italiane sia proprietaria della casa in cui vive. La precarietà del mondo del lavoro e un andamento dei prezzi degli immobili di fatto incompatibile con la maggior parte dei redditi dei giovani sotto i 30 anni ha però reso sempre più difficile acquistare una casa, soprattutto in considerazione delle garanzie richieste dalle banche per la sottoscrizione di un mutuo.

Ma quanto costa realmente un mutuo? Questa è la domanda che si pone la maggior parte delle persone che intende acquistare una casa. Ovviamente si tratta di una domanda per la quale non può essere fornita una risposta univoca, in quanto tutto dipende dalla tipologia di finanziamento e dalla durata dello stesso.

Cambio euro dollaro 17 maggio 2011

Stamane l’euro si colloca leggermente al di sopra dei minimi degli ultimi sette mesi toccati ieri nei confronti del dollaro, quando la divisa europea è scesa fino a 1,4049, anche se si tratta di livelli ancora molto lontani da quelli registrati ad inizio mese, quando ha raggiunto il livello massimo degli ultimi 17 mesi a quota 1,4940.

Nonostante l’euro sembra essersi stabilizzato, la debolezza persiste. Ad influire sull’andamento del cambio euro dollaro sono ancora una volta le incertezze sull’economia europea e più nello specifico la crisi del debito sovrano e i timori che l’arresto di Strauss-Kahn possa in qualche modo rallentare il processo di ristrutturazione del debito di alcuni paesi europei.

UBI Banca adesione aumento di capitale Intesa Sanpaolo incerta

Nel corso della presentazione del piano industriale 2011-2013 UBI Banca, i vertici dell’istituto hanno spiegato che l’adesione all’aumento di capitale di Intesa Sanpaolo, di cui UBI Banca detiene una partecipazione dell’1,2%, dipenderà dalle condizioni di mercato, in quanto la banca deciderà in maniera opportunistica se aderire o meno.

L’amministratore delegato di UBI Banca, Victor Massiah, ha infatti spiegato che sia il Consiglio di gestione che il Consiglio di sorveglianza hanno stabilito la sussistenza di una libertà decisionale su questa partecipazione, ribadendo che non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva in merito.

Risparmiare sul conto corrente

Lo scopo dell’Indicatore sintetico di costo è quello di fornire uno strumento mediante il quale le famiglie italiane possono individuare in modo più semplice i conti correnti meno costosi e che più si adattano alle proprie esigenze, in modo tale da ridurre i costi bancari derivanti dal proprio conto corrente. Ma l’introduzione dell’Isc ha avuto l’effetto contrario.

E’ stato infatti registrato un aumento dei costi bancari dopo l’introduzione delle nuove regole sulla trasparenza, quindi le famiglie italiane si ritrovano con uno strumento che consente di individuare i conti correnti più convenienti, che però sono diventati più costosi rispetto a qualche mese fa.

UBI Banca previsioni dividendi e piano industriale 2011-2013

Contestualmente alla diffusione della trimestrale UBI Banca gennaio marzo 2011, è stato presentato alla comunità finanziaria il piano industriale 2011-2013, con proiezioni fino al 2015.

L’attenzione della maggior parte degli investitori è subito caduta sulle previsioni relative al dividendi. A riguardo, in particolare, il piano prevede che nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013 agli azionisti verranno distribuiti complessivamente dividendi superiori all’ammontare dell’aumento di capitale pari a 1 miliardo di euro, con un payout superiore al 50% sull’utile di ogni esercizio.

Cambio euro dollaro 16 maggio 2011

Come ampiamente prevedibile, la notizia dell’arresto di Strauss-Kahn ha influito negativamente sull’andamento dell’euro nei confronti delle principali valute di riferimento. Stamani, infatti, la divisa europea si mostra debole sia nei confronti del dollaro che nei confronti dello yen.

Il cambio euro dollaro viaggia sotto la soglia di 1,42, ben lontano dal livello massimo di 1,4940 registrato solo due settimane fa, anche anche se in leggera ripresa da 1,4076 della chiusura di ieri e dal minimo di 1,4063. Il leggera ripresa anche il cambio euro yen, che stamane raggiunge 114,10 da 113,84 della chiusura di ieri, quando ha toccato il minimo di 113,35.

Raccomandazioni di Borsa o rating

Chi intende giocare in Borsa deve per prima cosa scegliere le azioni su cui investire, una scelta che deve essere effettuata mediante un’accurata analisi delle condizioni di stabilità economica non solo della società che emette un determinato titolo azionario ma anche del settore a cui il titolo appartiene.

Per un investitore alla prime armi, tuttavia, fare un’analisi del genere non è affatto semplice, per questo motivo quando si ha poca esperienza è possibile servirsi dei giudizi delle banche d’affari, tra le cui funzioni figura proprio l’analisi delle aziende quotate in Borsa e che al termine della loro indagine esprimono un giudizio chiamato appunto rating.

Trimestrale Intesa Sanpaolo gennaio marzo 2011

Il Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2011, dal quale emerge un utile netto pari a 661 milioni di euro, ossia in crescita del 30,9% rispetto ai 505 milioni registrati nel corso dell’ultimo trimestre 2010 ma in flessione del 3,9% rispetto ai 688 milioni realizzati nel corso dello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile netto consolidato normalizzato, ossia calcolato escludendo le principali componenti non ricorrenti, è invece risultato pari a 762 milioni di euro, ossia in crescita del 57,1% rispetto ai 485 milioni del precedente trimestre e del 7,3% rispetto ai 710 milioni del primo trimestre 2010.