Parmalat possibile aumento prezzo Opa Lactalis

A Piazza Affari la quotazione Parmalat segna un rialzo dell’1,25% a quota 2,592 euro, una performance positiva ricondotta in larga parte alle indiscrezioni di stampa secondo cui l’amministratore delegato del gruppo di Collecchio, Enrico Bondi, avrebbe intenzione di chiedere a Lactalis di alzare il prezzo della sua offerta portandolo a 2,8 euro per azione.

Alla luce di queste indiscrezioni, dunque, c’è grande attesa per la riunione del Consiglio di amministrazione di oggi pomeriggio, anche se esiste la concreta possibilità che il board non si esprimerà sul prezzo ma si limiterà a nominare un advisor, che con ogni probabilità sarà Morgan Stanley.

Titolo Fiat in calo per dati immatricolazioni auto

Dopo il rialzo registrato ieri per la trimestrale di Chrysler, che è riuscita per la prima volta dal 2006 ad oggi a chiudere in utile un trimestre, stamane a Piazza Affari la quotazione Fiat compie un’inversione di rotta e cede due punti percentuali.

La performance negativa è ricondotta in larga parte ai dati sulle immatricolazioni auto in Europa relativi al mese di aprile 2011, durante il quale è stato messo a segno il tredicesimo calo consecutivo. Durante il mese scorso, in particolare, le vendite hanno registrato un calo a 157.000 unità, segnando così una diminuzione su base annua del 2,2%.

Quotazione Fiat in rialzo dopo trimestrale Chrysler

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna un rialzo di oltre tre punti percentuali sulla scia dei dati positivi realizzati da Chrysler nel corso del primo trimestre 2011, ovvero il primo trimestre dal 2006 ad oggi chiuso con un utile.

Nel corso del periodo compreso tra gennaio e marzo 2011, infatti, la casa automobilistica americana ha realizzato un utile netto pari a 116 milioni di dollari, rispetto alla perdita di 197 milioni di dollari registrata nello stesso periodo dello scorso anno, e ricavi in crescita a 13,1 miliardi di dollari.

Previsione ritorno dividendo Premafin non fornita da Ligresti

Gli azionisti di Premafin non sanno bene quanto ancora dovranno aspettare per tornare ad intascare dividendi poichè, almeno fino ad ora, la società non ha fornito stime su un ritorno del dividendo.

Giulia Maria Ligresti, presidente di Premafin, ossia la holding che controlla sia Milano Assicurazioni che Fondiaria Sai, ha infatti precisato stamane che la società non ha ancora una previsione di ritorno al dividendo, tuttavia confida in una crescita del valore del titolo in un più breve periodo.

Rating e target price Luxottica tagliato dagli analisti

All’indomani della trimestrale Luxottica gennaio marzo 2011, la quotazione della società attiva nel settore dell’occhialeria registra un calo di quasi un punto percentuale, sulla scia delle valutazioni negative arrivate da buona parte degli analisti.

Nonostante i risultati siano tutto sommato positivi, la maggior parte degli analisti ritiene infatti che si tratta di risultati in linea con le previsioni e già scontati nell’attuale valutazione del titolo. Per questo motivo stamane diverse banche d’affari hanno rivisto al ribasso la loro valutazione sul titolo.

Aumento di capitale RCS escluso da Perricone

Nel suo intervento durante l’Assemblea degli azionisti tenuta oggi, l’amministratore delegato di Rcs, Antonio Perricone, ha spiegato che al momento non è in programma alcun aumento di capitale, mentre il presidente Piergaetano Marchetti ha spiegato che la decisione del gruppo di non prevedere accantonamenti in merito alla causa portata avanti da Angelo Rizzoli deriva dalla convinzione dell’assoluta infondatezza della vicenda.

Il prossimo 28 luglio, ricordiamo, si terrà infatti l’udienza relativa all’azione legale intrapresa poco meno di due anni fa da Angelo Rizzoli nei confronti di Rcs Media Group insieme con Mittel, Intesa Sanpaolo, Edison e Giovanni Arvedi per l’acquisto da parte di questi soggetti del controllo di Rizzoli Editore nel 1984.

Contro offerta Parmalat improbabile per costo eccessivo

Dopo il balzo di ieri, quando ha segnato un incremento di ben undici punti percentuali ed è stata sospesa dalle contrattazioni per eccesso di rialzo, oggi la quotazione Parmalat torna alla normalità segnando in tarda mattinata un lieve rialzo dello 0,08% a 2,562 euro.

Le performance positiva registrata ieri ha seguito la notizia dell’Opa di Lactalis sulla totalità delle azioni Parmalat, un annuncio che ha immediatamente riacceso l’appeal speculativo sul titolo, che però è durato molto meno del previsto.

Opa Lactalis su totalità azioni Parmalat

A Piazza Affari stamane la quotazione Parmalat è stata sospesa per eccesso di rialzo e segna al momento un guadagno teorico di oltre 11 punti percentuali a quota 2,576 euro.

A spingere al rialzo l’azione dell’azienda di Collecchio è stato l’annuncio di questa mattina del gruppo francese Lactalis, che ha comunicato di aver lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria e totalitaria sulle azioni di Parmalat verso un corrispettivo pari a 2,60 euro per azione, ossia un prezzo che include un premio del 21,3% rispetto alla media del valore della quotazione in Borsa di Parmalat nel corso dell’ultimo anno.

Aumento di capitale Mps approvato dalla Fondazione

La proposta dell’aumento di capitale MPS 2011 deliberata la scorsa settimana dal Consiglio di amministrazione della banca senese ha ricevuto ieri in serata l’approvazione da parte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che ha pertanto dato il via alle procedure presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze volte ad ottenere le relative autorizzazioni.

Nella nota mediante la quale è stata diffusa la notizia la Fondazione ha spiegato che di aver accolto positivamente la proposta dell’aumento di capitale deliberata dal Cda in quanto si tratta di un’operazione che consente di preservare la solidità della banca e di evitare rischi di scalate da parte di soggetti terzi, in altre parole le due priorità in relazione alle quali da sempre la Fondazione si pone come garante.

Quotazione Bpm downgrade degli analisti

La quotazione Banca Popolare di Milano continua a perdere terreno a Piazza Affari, dove stamane segna intorno alle 11:30 una flessione dello 0,26% a 2,304 euro.

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo è l’aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro annunciato due giorni fa al termine della riunione del Consiglio di amministrazione e che consentirà al gruppo di rafforzare la sua struttura patrimoniale in modo tale da renderla conforme ai requisiti patrimoniali di Basilea 3.