
La quotazione, dunque, non ha risentito del taglio del prezzo obiettivo, probabilmente perchè la banca svizzera ha confermato la raccomandazione “buy” sul titolo.
La quotazione, dunque, non ha risentito del taglio del prezzo obiettivo, probabilmente perchè la banca svizzera ha confermato la raccomandazione “buy” sul titolo.
Lo scorso anno Ubi Banca ha distribuito ai suoi azionisti un dividendo pari a 0,30 euro per azione, tuttavia si tratta di una cedola piuttosto bassa se si considera che il dividendo distribuito agli azionisti in relazione all’esercizio 2009 era stato pari a 0,45 euro e nel 2007 era stato pari a 0,95 euro.
Ad incidere negativamente sull’andamento del titolo è anche il downgrade arrivato poche ore fa da UBS, che ha annunciato di aver tagliato il rating portandolo da “buy” a “neutral” ed il target sul prezzo da 5,20 a 4,70 euro.
Mediobanca, che ha confermato sul titolo rating “underperform” e target price a 3,10 euro, ha spiegato che la possibilità che l’istituto proceda ad una ricapitalizzazione si fa sempre più concreta, soprattutto se le condizioni di mercato rimarranno instabili.
A pesare sull’andamento della quotazione della compagnia assicurativa è soprattutto il bilancio 2010 diffusi ieri, che evidenzia un risultato consolidato negativo per 928,9 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto alla perdita di 391,5 milioni del 2009.
Tra queste figurano soprattutto quelle che operano nel settore del lusso, tuttavia nonostante rientri in questo comparto Tod’s sembrerebbe non correre rischi.
L’accordo, dunque, da un lato consentirà a Premafin di attuare il rafforzamento patrimoniale della sua controllata e dall’altro permetterà a Unicredit di acquisire una stabile partecipazione di minoranza con l’obiettivo di beneficiare del suo investimento nel lungo periodo.
Mediaset ha archiviato il 2010 con un utile netto pari a 352,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 272,4 milioni realizzati nel precedente esercizio. In crescita anche i ricavi, che hanno registrato un incremento del 1,5% a 4,293 miliardi.
La decisione è stata presa contestualmente all’approvazione dei risultati realizzati nel corso del 2010, chiuso con un utile netto di pertinenza pari a 1.323 milioni rispetto ai 1.702 milioni realizzati nel 2009. Il margine di intermediazione è risultato pari a 26.347 milioni, ossia in calo del 5,9% rispetto all’anno precedente.
I ricavi consolidati sono invece cresciuti del 2,2% a quota 2,255 miliardi, in particolare i ricavi pubblicitari hanno registrato un incremento del 7% a 759,6 milioni.