Giudizio analisti titolo Atlantia dopo prima trimestrale 2013

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A pochi giorni dalla pubblicazione dei risultati realizzati da Atlantia nel corso del primo trimestre dell’anno, gli analisti di alcune tra le principali banche d’affari hanno comunicato di aver rivisto la loro valutazione sul titolo.

In particolare, gli esperti di Société Générale hanno alzato il prezzo obiettivo portandolo da 15,1 euro a 16,3 euro e ribadito al contempo rating “buy”. Allo stesso modo, hanno ribadito l’indicazione di acquisto sul titolo gli analisti di Kepler, che hanno comunicato di aver alzato il target price a 15 euro per azione.

Domanda e rendimento BTP asta 13 maggio 2013

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Nel corso dell’asta del 13 maggio 2013, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a collocare l’intero ammontare di titoli offerti.

In particolare, questa mattina sono stati collocati BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) a tre anni con scadenza 15 maggio 2016 per un ammontare complessivo di 3,5 miliardi di euro, ovvero il massimo della forchetta prestabilita e che ricordiamo era compresa tra un minimo di 2,5 e un massimo di 3,5 miliardi di euro.

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Cambio euro/dollaro ai minimi da oltre un mese sotto 1,30

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La forza generalizzata del dollaro americano sui mercati valutari è stata decisiva anche per le sorti del tasso di cambio euro/dollaro, che fino a giovedì scorso sembrava ancora avere le carte in regola per puntare verso quota 1,32. Poi il crollo, dovuto a un enorme flusso di acquisti sul biglietto verde a seguito della pubblicazione del dato delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, scese sui livelli più bassi degli ultimi 5 anni. Il cross euro/dollaro ha innescato la retromarcia ed è crollato sotto 1,30.

Dollaro australiano perde appeal sul forex

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La scorsa settimana è stata molto negativa per il dollaro australiano, che ha perso il 3% nei confronti del biglietto verde a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare i tassi di interesse al minimo storico del 2,75%. Il tasso di cambio Aud/Usd è passato da 1,03 fin sotto la parità, toccando il livello più basso da metà giugno 2012 a 0,9960. Soltanto le prese di beneficio sul finire della settimana hanno consentito all’Aussie di tornare sopra la parità, ma ora l’appeal del dollaro australiano sul forex è a rischio.

Investire sulle materie prime non conviene secondo Credit Suisse

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Gli analisti di Credit Suisse consigliano di non investire sulle materie prime, in quanto ritengono che le commody non siano al momento una buona opportunità di investimento.

In un recente report, infatti, oltre a sconsigliare l’investimento nelle materie prime, gli esperti della banca d’affari svizzera hanno anche individuato una serie di motivi per i quali tale tipologie di investimento è sconsigliata e poco fruttifera, come testimoniato anche dal progressivo spostamento degli investimenti dalle commody alle materie prime registrato nel corso degli ultimi mesi.

Dividendi di giugno 2013

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Dopo i numerosi stacchi dello scorso mese, durante il mese di giugno 2013, in quattro distinte date, staccheranno i dividendi a favore dei loro azionisti altre società quotate a Piazza Affari.

In particolare, il primo appuntamento di giugno 2013 sul fronte dei dividendi è lunedì 3, quando staccheranno la cedola Astaldi (0,17 euro per azione), Emak (0,2 euro), FNM (0,0115 euro), Hera (0,09 euro) e Irce (0,02 euro). In tal caso la messa in pagamento è prevista per il giorno 6 giugno 2013.

Eni dividendo esercizio 2013 a 1,1 euro

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L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha fornito indicazioni sul dividendo relativo all’esercizio 2013 con largo anticipo, considerando che ad oggi deve ancora essere staccato il dividendo relativo all’esercizio 2012.

In particolare, in occasione della riunione dell’assemblea degli azionisti tenuta oggi per l’approvazione dei risultati realizzati nel corso del 2012 e della proposta di distribuzione del dividendo formulata dal Consiglio di amministrazione, il manager ha dichiarato che in relazione all’esercizio 2013 proporrà un dividendo di 1,1 euro per azione.

Unicredit prima trimestrale 2013

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Unicredit ha diffuso i dati riguardanti la prima trimestrale 2013, archiviata con un utile netto in crescita del 2,8% rispetto al precedente trimestre a 449 milioni di euro, un risultato decisamente superiore rispetto a quello indicato dalle stime degli analisti, che attendevano in media un utile netto di 156 milioni di euro.

I ricavi del primo trimestre del 2013 si sono attestati a 6,1 miliardi, in calo del 5,2% su base annua ma in crescita del 5,6% rispetto al trimestre precedente, mentre il margine operativo lordo è risultato pari a 2,3 miliardi, ossia in calo del 10,1% su base annua. Gli accantonamenti sui crediti sono stati pari a 1,2 miliardi, con una flessione del 9,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Domanda e redimento BOT asta 10 maggio 2013

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze in occasione dell’asta di BOT del 10 maggio 2013 è riuscito a collocare l’intero ammontare di titoli offerti, pari a complessivi 10 miliardi di euro.

In particolare, sono stati collocati BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) a 12 mesi con decorrenza 14 maggio 2013, scadenza 14 maggio 2014 e codice Isin IT0004920077 per un ammontare complessivo massimo di 7 miliardi di euro al rendimento medio dello 0,703%, in calo quindi rispetto allo 0,922% dell’asta di metà aprile. Il rapporto di copertura è passato a 1,161 dal precedente 1,64.

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Super-dollaro grazie a sussidi ai minimi dal 2008

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Sul forex è tornata la voglia di comprare dollari americani, in una fase storica in cui continua ad aumentare il gap di competitività economica tra il gigante a stelle e strisce e le altre potenze occidentali. A partire da ieri pomeriggio il biglietto verde ha ripreso la sua marcia rialzista, favorito dall’ottimo dato relativo alle nuove richieste di sussidi settimanali di disoccupazione, diminuite di altre 4mila unità a 323mila. Si tratta del livello più basso da gennaio 2008, che si somma a quello della disoccupazione scesa ai minimi degli ultimi 5 anni.