Comunicazione emissione CTZ e BTP€i asta 26 gennaio 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il 26 gennaio 2012, con regolamento il giorno 31 dello stesso mese, il collocamento di CTZ (Certificati Zero Coupon) e BTP€i (BTP indicizzati all’inflazione europea).

Per quanto riguarda la prima tipologia di titoli di Stato, l’asta avrà ad oggetto il collocamento della prima tranche di CTZ con decorrenza 31 gennaio 2012 e scadenza 31 gennaio 2014. L’ammontare di titoli emessi sarà compreso tra un minimo di 3.500 milioni di euro e un massimo di 4.500 milioni di euro.

Comunicazione emissione BOT asta 27 gennaio 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mediante apposito comunicato stampa, ha disposto per il 27 gennaio prossimo, con regolamento il 31 gennaio, un’asta avente ad oggetto il collocamento di BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) semestrali con scadenza al 31 luglio 2012, per un ammontare pari a 8.000 milioni di euro, e BOT flessibili con scadenza al 27 dicembre 2012, per un ammontare pari a 3.000 milioni di euro.

Investire in liquidità nel 2012

Nel corso dell’ultimo periodo, complice la crisi del debito sovrano e la conseguente crescita dell’avversione al rischio da parte degli investitori, la liquidità si è rapidamente trasformata da una componente residuale del proprio portafoglio ad una vera e propria scelta di investimento.

A giocare a favore della liquidità sono senza dubbio l’assenza di rischio di perdita del capitale e la possibilità di indirizzarlo rapidamente verso quelle che sono le necessità di spesa, nonché di cogliere immediatamente eventuali opportunità di investimento vantaggiose. Per contro, tuttavia, c’è da tenere in considerazione la potenziale erosione derivante dall’inflazione.

Previsioni andamento mercato immobiliare 2012

Chi pensava che la crisi economica e finanziaria provocasse prima o poi un forte crollo del prezzo degli immobili deve necessariamente ricredersi.

Secondo le rilevazioni di Nomura, infatti, nel corso del 2011 le transazioni dovrebbero aver registrato un calo del 6%, con una flessione delle quotazioni del 3% circa. Anche nel 2011, dunque, non c’è stato alcun tracollo, contrariamente a quelle che erano le aspettative di molti.

Investire in obbligazioni societarie nel 2012

Il declassamento attuato da Standard & Poor’s nei giorni scorsi, che ha portato il rating dell’Italia a BBB+, ha reso ancora più incerto il mercato delle obbligazioni governative.

Tale decisione, contrariamente alle aspettative, non ha causato una crescita dei rendimenti, ma nonostante questo sono comunque numerosi gli investitori che hanno spostato il loro interesse verso le obbligazioni societarie, che al momento risultano senza dubbio caratterizzate da una maggiore stabilità.

Previsioni 2012 secondo Merrill Lynch

Bill O’Neill, direttore investimenti di Merrill Lynch Wealth Management per l’area Europa, Medio Oriente e Africa, ha illustrato le sue stime per l’anno 2012, fornendo al contempo importanti consigli per investitori.

Secondo il manager, in particolare, risulta alquanto improbabile una recessione a livello globale nel corso dell’anno appena iniziato, le sue stime parlano infatti di una crescita mondiale del 3,7% trainata soprattutto dai paesi emergenti. Diversi paesi europei, invece, nel 2012 registreranno una contrazione, in particolare per l’Italia si stima una contrazione dello 0,7%, per la Francia dello 0,5% e per la Germania dello 0,65%.

Buoni Fruttiferi Postali BFP7insieme

A fronte della crescente domanda registrata nel corso degli ultimi mesi, Poste Italiane ha ulteriormente arricchito la sua offerta di Buoni fruttiferi postali. Dopo i Buoni fruttiferi postali BFP 3×4, infatti, arrivano i BFP7insieme, una tipologia di investimento ideale per chi desidera percepire flussi periodici del proprio investimento.

I BFP7insieme, infatti, hanno una durata di sette anni e offrono la possibilità al sottoscrittore di percepire flussi annuali fissi consistenti in un rimborso programmato del capitale.

Titoli azionari che non risentono della debolezza dell’euro

La crisi del debito sovrano ha influito sull’andamento della divisa europea causando un’inevitabile debolezza dell’euro nei confronti del dollaro e delle principali valute di riferimento.

Il calo dell’euro nei confronti del biglietto verde, tuttavia, non è sempre una brutta notizia. La debolezza della moneta unica, infatti, favorirà tutte quelle società italiane che producono in Italia ed esportano negli Stati Uniti, nonché quelle che vantano una solida presenza in Nord America e i cui contratti di vendita sono espressi in dollari.

Titoli azionari italiani consigliati da Mediobanca

Mediobanca ha pubblicato una nota mediante la quale ha comunicato l’aggiornamento effettuato sui portafogli di titoli consigliati, effettuato simulando anche un ulteriore peggioramento dello scenario macroeconomico e un ulteriore indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, soprattutto in considerazione della convinzione che l’andamento dei titoli azionari italiani seguirà l’evoluzione della crisi del debito sovrano.