
Nel corso della sopra citata asta, in particolare, verrà collocata la prima tranche di BTP con decorrenza 1° febbraio 2012, scadenza 1° maggio 2017 e tasso di interesse annuo lordo pari al 4,75%.
Nel corso della sopra citata asta, in particolare, verrà collocata la prima tranche di BTP con decorrenza 1° febbraio 2012, scadenza 1° maggio 2017 e tasso di interesse annuo lordo pari al 4,75%.
Per quanto riguarda la prima tipologia di titoli di Stato, l’asta avrà ad oggetto il collocamento della prima tranche di CTZ con decorrenza 31 gennaio 2012 e scadenza 31 gennaio 2014. L’ammontare di titoli emessi sarà compreso tra un minimo di 3.500 milioni di euro e un massimo di 4.500 milioni di euro.
A giocare a favore della liquidità sono senza dubbio l’assenza di rischio di perdita del capitale e la possibilità di indirizzarlo rapidamente verso quelle che sono le necessità di spesa, nonché di cogliere immediatamente eventuali opportunità di investimento vantaggiose. Per contro, tuttavia, c’è da tenere in considerazione la potenziale erosione derivante dall’inflazione.
Secondo le rilevazioni di Nomura, infatti, nel corso del 2011 le transazioni dovrebbero aver registrato un calo del 6%, con una flessione delle quotazioni del 3% circa. Anche nel 2011, dunque, non c’è stato alcun tracollo, contrariamente a quelle che erano le aspettative di molti.
Tale decisione, contrariamente alle aspettative, non ha causato una crescita dei rendimenti, ma nonostante questo sono comunque numerosi gli investitori che hanno spostato il loro interesse verso le obbligazioni societarie, che al momento risultano senza dubbio caratterizzate da una maggiore stabilità.
Secondo il manager, in particolare, risulta alquanto improbabile una recessione a livello globale nel corso dell’anno appena iniziato, le sue stime parlano infatti di una crescita mondiale del 3,7% trainata soprattutto dai paesi emergenti. Diversi paesi europei, invece, nel 2012 registreranno una contrazione, in particolare per l’Italia si stima una contrazione dello 0,7%, per la Francia dello 0,5% e per la Germania dello 0,65%.
I BFP7insieme, infatti, hanno una durata di sette anni e offrono la possibilità al sottoscrittore di percepire flussi annuali fissi consistenti in un rimborso programmato del capitale.
Il calo dell’euro nei confronti del biglietto verde, tuttavia, non è sempre una brutta notizia. La debolezza della moneta unica, infatti, favorirà tutte quelle società italiane che producono in Italia ed esportano negli Stati Uniti, nonché quelle che vantano una solida presenza in Nord America e i cui contratti di vendita sono espressi in dollari.