Azioni IWBank revocate dalla quotazione in Borsa

Mediante un comunicato Ubi Banca ha fatto sapere di aver avviato la procedura per esercitare il diritto di acquisto sulle rimanenti azioni in circolazione di IWBank, che sono state quindi revocate dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario.

Nella nota viene specificato che a seguito dell’adempimento dell’obbligo di acquisto sulle azioni ordinarie di IWBank, Ubi Banca detiene al momento 70.398.647 azioni IWBank, pari al 95,63% del capitale sociale complessivo. Avendo superato il 95% del capitale, dunque, si sono verificati i presupposti per l’esercizio del diritto di acquisto sulle rimanenti azioni in circolazione mediante una procedura precedentemente concordata con Consob e Borsa italiana.

Mutui a tasso fisso più convenienti 2011

Alla luce del rialzo dei tassi di interesse attuato lo scorso 7 aprile dalla Bce e delle previsioni degli analisti, secondo cui nel corso della restante parte dell’anno ci saranno almeno altri due rialzi di un quarto di punto percentuale, le famiglie che stanno pagando un mutuo a tasso variabile si chiedono se, viste le prospettive relative all’andamento dei tassi mutui 2011, conviene passare al fisso.

A riguardo gli esperti consigliano di non prendere decisione affrettate, poiché nella maggior parte dei casi l’ammontare della rata comprensiva di rialzo sarà inferiore alla rata che si pagherebbe con il tasso fisso.

Settori su cui investire con il rialzo dei tassi

Il progressivo rialzo dei tassi di interesse iniziato lo scorso 7 aprile avrà un effetto positivo sulle Borse europee. Ad esserne convinti sono la maggior parte degli analisti, che evidenziano come nelle cinque precedenti fasi di rialzo dei tassi di interesse le Borse abbiano registrato un significativo apprezzamento sin dal primo ritocco all’insù effettuato dalla Banca centrale.

La situazione attuale, tuttavia, presenta delle differenze rispetto alle precedenti fase storiche caratterizzate da un analogo rialzo dei tassi di interesse.

Dada.net acquistata da Buongiorno

Dada ha comunicato di aver firmato l’accordo con Buongiorno, multinazionale leader nella fornitura di servizi e soluzioni nel settore della mobile e connected life, avente ad oggetto la cessione del 100% di Dada.net verso un corrispettivo pari a 28,5 milioni di euro.

Nella stessa nota Dada ha anche comunicato che ai fini della conclusione di questa operazione la società ha siglato un accordo destinato al riacquisto del 13% di Dada.net detenuto da Sony Music Entertainment verso un corrispettivo in contanti di 7,2 milioni di euro.

Migliori fondi azionari 2010

Anche quest’anno gli analisti di Morningstar hanno individuato i migliori fondi che grazie ai loro prodotti hanno realizzato le migliori performance e che quindi riceveranno un riconoscimento nel corso dell’It Forum in programma di Rimini.

La valutazione effettuata, tuttavia, ha buona memoria e un occhio attento al futuro. I vincitori, infatti, verranno individuati tenendo conto delle performance realizzate negli ultimi tre-cinque anni e delle prospettive future, in altre parole i fondi per essere premiati oltre ad essersi distinti in passato dovranno avere anche delle ottime chance di distinguersi in futuro.

Previsioni dividendo Mediaset 2012 tagliate da Nomura

A Piazza Affari la quotazione Mediaset segna stamane una flessione dello 0,55% a quota 4,32 euro, sulla scia delle previsioni diffuse da Nomura sul dividendo che verrà distribuito agli azionisti in relazione all’anno in corso.

La banca d’affari ha infatti abbassato le sue previsioni sul dividendo Mediaset 2012 portandole da 0,37 a 0,35 euro per azione, in altre parole secondo Nomura in relazione al 2011 la società guidata da Fedele Confalonieri distribuirà ai suoi azionisti un dividendo invariato rispetto a quello distribuito in relazione al 2010.

Dividendo Astaldi 2010, pagamento 2011

Astaldi ha archiviato il 2010 con un utile netto in crescita del 12% a 63 milioni di euro e ricavi superiori ai 2 miliardi di euro, ossia in crescita del 9,2% rispetto allo scorso anno.

I risultati realizzati dal gruppo nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2010 sono stati resi noti al termine della riunione dell’assemblea, che oltre ad approvare il bilancio 2010 ha anche deciso di distribuire agli azionisti un dividendo pari a 0,15 euro per azione, ossia in crescita del 15%. Il pagamento avverrà il cinque maggio, con stacco della cedola il due dello stesso mese.

Aumento di capitale Bpm sempre più probabile

Nonostante a fine marzo l’aumento di capitale Bpm è stato bocciato dal Cda, nel corso degli ultimi giorni si è notevolmente rafforzata l’ipotesi che la Banca Popolare di Milano decida di procedere ad una ricapitalizzazione.

Fondamentali a riguardo sono state le parole del vice presidente Graziano Tarantini, che nel corso di un’intervista rilasciata pochissimi giorni fa non ha escluso la possibilità che si decida di lanciare un aumento di capitale, pur sottolineando che l’ipotesi di una ricapitalizzazione non è l’unica via che si può percorrere per rafforzare il patrimonio.

Differenza tra azioni e obbligazioni

Le azioni e le obbligazioni sono due diverse tipologie di investimenti. Acquistando delle azioni, infatti, si diventa titolari di quote che rappresentano parti del capitale sociale e che quindi esprimono la misura della partecipazione del soggetto. Acquistando un’obbligazione, invece, si presta del capitale ad una società per un periodo di tempo determinato, durante il quale vengono percepiti degli interessi.

Quando si acquista un’azione si scegli di partecipare sia agli utili che alle perdite della società stessa, motivo per il quale le azioni rappresentano dei titoli a reddito variabile. La remunerazione degli azionisti corrisponde al dividendo proposto dal Consiglio di amministrazione e approvato dall’assemblea degli azionisti.

Trimestrale BofA gennaio marzo 2011

Bank of America Merrill Lynch ha archiviato il primo trimestre 2011 con un risultato inferiore alle attese degli analisti.

Nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2011, in particolare, la banca ha registrato un utile netto pari a 2 miliardi di euro, pari a 17 centesimi per azione, ossia in calo del 37,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. BofA, infatti, nel 2010 ha archiviato il primo trimestre con un utile netto pari a 3,2 miliardi di euro, pari a 28 centesimi per azioni. Le previsioni degli analisti parlavano di un utile pari a 27 centesimi per azione.