
Tuttavia, sempre secondo rumors non confermati, Mediobanca, l’advisor di Telecom Italia Media per la vendita di La7, avrebbe negato i dati sensibili a Mediaset, rifiutando di inviargli il cosiddetto “information memorandum”.
Tuttavia, sempre secondo rumors non confermati, Mediobanca, l’advisor di Telecom Italia Media per la vendita di La7, avrebbe negato i dati sensibili a Mediaset, rifiutando di inviargli il cosiddetto “information memorandum”.
Ad influire positivamente sulla notizia è stata la deliberazione da parte del Consiglio di amministrazione, che si è riunito ieri, di approvare il deposito del ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo.
Il divieto di short selling, ricordiamo, fu imposto a causa della terribile ondata di vendite che lo scorso luglio colpì la maggior parte dei titoli quotati a Piazza Affari, soprattutto quelli del settore bancario, che furono protagonisti di clamorosi crolli anche per via dell’impennata registrata dallo spread BTP-Bund.
Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno spiegato di aver deciso di rivedere al rialzo il prezzo obiettivo di Diasorin alla luce del miglioramento del contesto macroeconomico del mercato statunitense e della crescente esposizione dell’azienda nei mercati emergenti, visti come driver di crescita di numerosi settori.
La decisione delle banche, secondo i rumors, sarebbe stata presa a fronte del fatto che non si sia riuscita a trovare una soluzione in grado di tenere in vita il gruppo, che ricordiamo ha allo studio la possibilità di ricorrere al concordato preventivo.
A partire dalla data di efficacia della fusione decorreranno gli effetti contabili e fiscali, inoltre le azioni TerniGreen verranno revocate dalla negoziazione sul mercato AIM Italia-MAC.
È stata quindi ufficialmente confermata decisione dell’azienda di percorrere fino in fondo la strada del collocamento in Borsa, sia in considerazione degli sviluppi che ci sono stati sui mercati finanziari nel corso degli ultimi mesi sia alla luce dell’imminente presentazione di un piano industriale.
Gli esperti della banca d’affari statunitense, dunque, consigliano di fatto agli investitori di vendere le azioni Ansaldo Sts attualmente detenute in portafoglio, in quanto la società risulta particolarmente esposta al difficile contesto competitivo delle società europee specializzate nei beni durevoli. In tale contesto, infatti, secondo gli analisti, Bombardier e Siemens riusciranno a piazzarsi davanti alla controllata di Finmeccanica.
L’atto di fusione avrà efficacia dal 10 settembre prossimo, per cui a partire da tale data le azioni Credito Artigiano verranno revocate dalla quotazione. Nella nota viene inoltre specificato che gli effetti contabili e fiscali di tale operazione decorreranno dal 1° gennaio 2012.