Dettagli asta BOT 10 maggio 2013

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze in occasione della prima asta del mese corrente, quella disposta per il giorno 10 maggio 2013, collocherà oltre ai BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) con scadenza ad un anno anche BOT flessibili.

Nel dettaglio, verranno posti all’asta BOT a 12 mesi con decorrenza 14 maggio 2013, scadenza 14 maggio 2014 e codice Isin IT0004920077 per un ammontare complessivo massimo di 7 miliardi di euro; BOT flessibili con decorrenza 14 maggio 2013 e scadenza 19 dicembre 2013 per un ammontare complessivo di 3 miliardi di euro.

Oro segnale short sotto 1.440 dollari

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L’oro sta attraverso una fase di consolidamento, dopo aver sperimentato dapprima un rovinoso crollo fino ai minimi di gennaio 2011 a 1.321 dollari l’oncia e poi un deciso rimbalzo tecnico fino a 1.487 dollari. Da poco meno di due settimane i prezzi si trovano collocati all’interno di un trading range ben definito tra area 1.485 dollari e 1.440 dollari. Il tentativo di rompere al rialzo la congestione è fallito sul finire della scorsa ottava, quando i prezzi hanno perforato 1.485 dollari per spingersi solo fino a 1.487 dollari.

Target price Enel Green Power alzato da Natixis

The Logo of Enel Green Power is pictured

Gli esperti di Natixis hanno comunicato oggi la decisione di incrementare il prezzo obiettivo su Enel Green Power portandolo da 1,7 a 1,9 euro, confermando al contempo rating “buy” sul titolo.

Gli analisti della banca d’affari, dunque, continuano a consigliare agli investitori di inserire le azioni Enel Green Power all’interno del loro portafoglio di investimenti, una conferma che arriva all’indomani della pubblicazione dei risultati realizzati nel corso del primo trimestre dell’anno e che ha spinto gli esperti a vedere nel titolo un ulteriore potenziale di rialzo.

Dividendi più alti del 2013

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Nonostante le costanti raccomandazioni degli analisti al riguardo, sono piuttosto numerosi gli investitori che nello scegliere le azioni da inserire all’interno del portafoglio di investimenti attribuiscono una notevole importanza ai dividendi, tenendo in considerazione sia la politica di distribuzione degli utili adottata dalle singole società quotate e sia le previsioni degli analisti, senza trascurare l’ammontare della cedola distribuita in relazione al precedente esercizio.

Per quanto riguarda i dividendi distribuiti nel 2013 in relazione all’esercizio 2012, considerando solo le società facenti parte del FTSE Mib, il dividendo più alto sul fronte del rendimento è stato quello distribuito da Snam, con un dividend yield del 6,76% circa e una cedola di 0,25 euro per azione.

A2A prima trimestrale 2013

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A2A ha comunicato oggi di aver archiviato il primo trimestre dell’esercizio in corso con un utile netto invariato a 76 milioni di euro, maggiore quindi rispetto alle stime degli analisti, che ricordiamo attendevano in media un utile netto di 57 milioni di euro.

Il margine operativo lordo è invece cresciuto del 26% a 328 milioni di euro, nonostante una flessione del 17,6% dei ricavi a 1,589 miliardi, mentre la generazione dei flussi di cassa netta è risultata positiva per 134 milioni di euro, calcolata al netto di investimenti per 54 milioni di euro.

Target price Ansaldo STS alzato da Mediobanca

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Gli analisti di Mediobanca hanno comunicato stamane di aver rivisto al rialzo il target price sul Ansaldo STS portandolo da 7,8 a 8,1 euro. Al contempo, tuttavia, gli analisti hanno ribadito rating “neutral” sul titolo in quanto l’azione è attualmente scambiata a 15,8 volte il rapporto prezzo/utile 2013, che implica un premio pari al 40% rispetto ai principali competitor ed è nettamente superiore al premio medio storico del 19%.

A Piazza Affari nel corso della seduta ordierna il titolo Ansaldo STS viaggia in territorio positivo segnando in tarda mattinata segna un guadagno di oltre un punto e mezzo percentuale, recuperando quindi in parte le perdite registrate ieri dopo la pubblicazione della prima trimestrale 2013.

Dollaro australiano crolla dopo taglio tassi RBA

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Stanotte la Reserve Bank of Australia (la Banca Centrale australiana) ha deciso di tagliare i tassi di interesse al 2,75%, sorprendendo investitori e analisti finanziari. La RBA ha tagliato il costo del denaro di un quarto di punto, portando il riferimento sui minimi storici. La maggior parte degli analisti non si aspettavano il taglio dei tassi già nella riunione odierna, anche se ieri il governo australiano aveva tagliato le stime di crescita per l’anno in corso. Gleen Stevens, governatore della Banca Centrale australiana, ha sottolineato che l’economia resta molto debole.

Axa consiglia cautela sui titoli di stato italiani

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I titoli di stato italiani potrebbero aver corso troppo, andando al di là dei fondamentali economici del paese. L’allarme arriva da Axa Investment Managers e più precisamente da Chris Iggo, numero uno degli investimenti global fixed income del colosso finanziario. Il guru di Axa IM sottolinea che “i rendimenti, sia in Spagna che in Italia e altrove nella periferia euro, sono ancora molto superiori al tasso atteso di crescita del Pil nominale dei prossimi anni”. Gli spread di Italia e Spagna sono ormai ai livelli di inizio 2012.

Piaggio annuncia nuovo piano strategico al 2018

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In occasione della pubblicazione dei risultati realizzati nel corso del primo trimestre dell’anno, Piaggio ha annunciato a sopresa la presentazione di un nuovo piano strategico entro la fine del 2013, quindi in anticipo rispetto al previsto. Tale piano indicherà le strategie e gli obiettivi di crescita nel periodo fino al 2018.

A Piazza Affari il titolo beneficia dell’annuncio della presentazione a breve del nuovo piano e dei risultati del primo trimestre del 2013, tanto da arrivare a segnare un guadagno di oltre tre punti percentuali a 1,986 euro.

Buoni fruttiferi postali più convenienti 2013

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I tassi di interesse riconosciuti ai risparmiatori italiani sia dai conti deposito, che dai libretti postali e dai Buoni fruttiferi postali nel corso degli ultimi mesi sono progressivamente calati.

In particolare, per quanto riguarda i Buoni fruttiferi postali, è diventato davvero complicato per i risparmiatori italiani risucire ad ottenere un rendimento capace di battere l’effetto erosivo dell’inflazione. Se si analizzano le tipologie di buoni postali a tasso fisso, infatti, il rendimento più interessante risulta quello dei BFP3X4, titoli aventi una durata di 12 anni e che ad oggi riconoscono un tasso di interesse fisso crescente che parte dal 2,50% lordo per i primi tre anni fino ad arrivare al 4,25% per gli ultimi tre.